Svelato il nuovo brand per il consorzio Asolo Prosecco
Si è svolta oggi, giovedì 28 maggio, la conferenza del Consorzio Asolo Prosecco, occasione per svelare il nuovo marchio e i dati di crescita della denominazione in questi anni fino ad aprile 2020.
Esiste un forte legame della tradizione del Prosecco con il territorio di Asolo, uno dei borghi più belli d’Italia, i consumatori italiani ritengono inscindibile il connubio fra il nome Asolo e il nome Prosecco.
Il Consorzio Asolo Prosecco è formato da 400 soci produttori, da 40 vinificatori, da 33 imbottigliatori e 2000 ettari potenziali in cui sono compresi anche i vitigni giovani non ancora in produzione. Da agosto 2019, il consorzio ha chiesto il blocco delle nuove superfici che saranno gestite dal consorzio stesso.
“È fondamentale che la comunicazione sia coerente con la realtà, è un consorzio che sta adottando tutti gli strumenti per essere al passo con i tempi - spiega Ugo Zamperoni, presidente di Asolo Prosecco - Il Consorzio è in continua crescita, dal 2014 al 2019 c’è stata una crescita da 3 milioni di bottiglie a 17 milioni, nei primi quattro mesi del 2020 si sono confermate già 5 milioni di bottiglie. Il coronavirus avrà portato degli squilibri ma fortunatamente, per ora, non si mostrano particolari rallentamenti e gli indicatori ad oggi sono positivi”.
“Abbiamo iniziato a fare comunicazione e formazione. I viticoltori sono presenti e hanno capito che la direzione è quella della produzione sostenibile attraverso un cambio culturale” - aggiunge Zamperoni.
Il Consorzio ha voluto dotarsi di un nuovo piano strategico sulla cui base orientare il futuro della denominazione. È stato effettuato uno studio da parte di Bva Doxa attraverso l’interpello di 1000 persone residenti nel nord Italia, nella zona di commercializzazione principale dell’Asolo Prosecco.
“Gli obiettivi erano 3, capire quale fosse il livello di conoscenza dell’Asolo Prosecco, capire quali fossero i significati evocati dal nome Asolo e infine capire qual è il potenziale del brand Asolo - sottolinea Angelo Peretti, content strategist per Asolo Prosecco - I dati sono interessanti: il 74% degli intervistati conosce l’esistenza di Asolo, il 26% conosce o ha frequentato Asolo, solo il 26% non ha mai sentito parlare di Asolo. Altre denominazioni italiane hanno fatto questa ricerca e gli indicatori territoriali non hanno portato risultati così incoraggianti”.
Quasi la metà degli intervistati attribuisce ad Asolo la partecipazione ai borghi più belli d’Italia 49%, il 37% lo riconduce attraverso il patrimonio storico artistico mentre il 36% lo conosce attraverso la produzione di vini di pregio.
“I dati hanno palesato che l’85% degli intervistati ha un’apertura al consumo verso un prodotto che metta insieme il nome Asolo e prosecco. Mentre il 22% solo con il nome Asolo. Il nome prosecco rende il prodotto per l’85% più interessante e invitante e per l’82% più prestigioso. Sono rimasto meravigliato da questi dati” - conclude Peretti.
Per rafforzare il senso di appartenenza al territorio di Asolo, il Consorzio si è dotato di un nuovo logo, ideato dallo studio veronese Paffi.
Nel marchio della denominazione sono rappresentate la Rocca, da sempre simbolo del borgo di Asolo e i profili delle colline su cui nasce l’Asolo Prosecco, con un riferimento stilizzato anche ai terreni più impervi, mentre i colori riprendono quelli dorati del vino e delle facciate delle antiche dimore del centro storico di Asolo.
Esiste un forte legame della tradizione del Prosecco con il territorio di Asolo, uno dei borghi più belli d’Italia, i consumatori italiani ritengono inscindibile il connubio fra il nome Asolo e il nome Prosecco.
Il Consorzio Asolo Prosecco è formato da 400 soci produttori, da 40 vinificatori, da 33 imbottigliatori e 2000 ettari potenziali in cui sono compresi anche i vitigni giovani non ancora in produzione. Da agosto 2019, il consorzio ha chiesto il blocco delle nuove superfici che saranno gestite dal consorzio stesso.
“È fondamentale che la comunicazione sia coerente con la realtà, è un consorzio che sta adottando tutti gli strumenti per essere al passo con i tempi - spiega Ugo Zamperoni, presidente di Asolo Prosecco - Il Consorzio è in continua crescita, dal 2014 al 2019 c’è stata una crescita da 3 milioni di bottiglie a 17 milioni, nei primi quattro mesi del 2020 si sono confermate già 5 milioni di bottiglie. Il coronavirus avrà portato degli squilibri ma fortunatamente, per ora, non si mostrano particolari rallentamenti e gli indicatori ad oggi sono positivi”.
“Abbiamo iniziato a fare comunicazione e formazione. I viticoltori sono presenti e hanno capito che la direzione è quella della produzione sostenibile attraverso un cambio culturale” - aggiunge Zamperoni.
Il Consorzio ha voluto dotarsi di un nuovo piano strategico sulla cui base orientare il futuro della denominazione. È stato effettuato uno studio da parte di Bva Doxa attraverso l’interpello di 1000 persone residenti nel nord Italia, nella zona di commercializzazione principale dell’Asolo Prosecco.
“Gli obiettivi erano 3, capire quale fosse il livello di conoscenza dell’Asolo Prosecco, capire quali fossero i significati evocati dal nome Asolo e infine capire qual è il potenziale del brand Asolo - sottolinea Angelo Peretti, content strategist per Asolo Prosecco - I dati sono interessanti: il 74% degli intervistati conosce l’esistenza di Asolo, il 26% conosce o ha frequentato Asolo, solo il 26% non ha mai sentito parlare di Asolo. Altre denominazioni italiane hanno fatto questa ricerca e gli indicatori territoriali non hanno portato risultati così incoraggianti”.
Quasi la metà degli intervistati attribuisce ad Asolo la partecipazione ai borghi più belli d’Italia 49%, il 37% lo riconduce attraverso il patrimonio storico artistico mentre il 36% lo conosce attraverso la produzione di vini di pregio.
“I dati hanno palesato che l’85% degli intervistati ha un’apertura al consumo verso un prodotto che metta insieme il nome Asolo e prosecco. Mentre il 22% solo con il nome Asolo. Il nome prosecco rende il prodotto per l’85% più interessante e invitante e per l’82% più prestigioso. Sono rimasto meravigliato da questi dati” - conclude Peretti.
Per rafforzare il senso di appartenenza al territorio di Asolo, il Consorzio si è dotato di un nuovo logo, ideato dallo studio veronese Paffi.
Nel marchio della denominazione sono rappresentate la Rocca, da sempre simbolo del borgo di Asolo e i profili delle colline su cui nasce l’Asolo Prosecco, con un riferimento stilizzato anche ai terreni più impervi, mentre i colori riprendono quelli dorati del vino e delle facciate delle antiche dimore del centro storico di Asolo.
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